Il 5 x 1000 ai ragazzi di strada

18/11/2011 - 18/02/2012

Il Mojoca, movimento dei ragazzi e ragazze di strada di Città del Guatemala, è stata l'esperienza di cooperazione allo sviluppo su cui è nata NATs per...Onlus.

A distanza di dieci anni, numerosi sono stati i risultati ottenuti da questa associazione, ed è per questo che NATs per...Onlus continua a sostenerne gli sforzi per favorire un futuro dignitoso a ragazzi e ragazze che da vittime della strada vogliano diventare attori di un cambiamento sociale.

La campagna del 5 per 1000 è una delle iniziative di raccolta fondi, che per associazioni come la nostra, maggiormente evidenzia il legame diretto con i propri soci e sostenitori. E' per questo motivo che abbiamo scelto di legare questo contributo al Mojoca, ed in particolare per finanziare le attività della "Casa degli Amici", costruita nel 2007.

 

Questa struttura si costituisce come il terzo step attuato dal Mojoca per cercare di ottenere un reinserimento socio-lavorativo dei ragazzi e delle ragazze di strada. Il primo infatti, si riferisce all'approccio alla vita dei ragazzi di strada, attraverso il supporto degli educatori che cercano di stabilire una relazione, un'amicizia al fine di instaurare un rapporto. Sulla base di questo primo approccio, si fondano i passi successivi che portano lentamente questi giovani a rendersi conto che una vita diversa è possibile, e che solo attraverso la propria volontà si può cambiare il futuro. Il secondo passaggio riguarda la "Casa dell'amicizia", una fase di transizione in cui è possibile ricevere alcuni servizi igienici di base, partecipare ad attività ricreative, educative, culturali, ma sopratutto affetto. Si tratta di un centro diurno, al termine del quale i ragazzi tornano nella strada, ma con un sapore diverso, e forse, con una speranza in più. Una volta che tale speranza si concretizza in loro, i ragazzi hanno accesso alla "Casa degli amici", un centro in cui vivere e convivere per apprendere il significato di autogestione.

Le attività svolte dai ragazzi, oltre al quotidiano mantenimento proprio e della casa in cui vivono, grazie al supporto di educatori professionisti, riguardano:
- l’istruzione per l’accesso a corsi di alfabetizzazione ed educazione primaria;
- la partecipazione a corsi di formazione professionale gestiti internamente dal Mojoca
- la realizzazione di attività volte alla conoscenza introspettiva del proprio essere nel contesto della strada, in modo da poter riflettere, collettivamente, sulle modalità per poter uscirne.

Il Mojoca ci ha insegnato a comprendere le difficoltà di questo processo di reinserimento socio-lavorativo che intende realizzare con i ragazzi e le ragazze di strada, dimostrando come la filosofia dell'autogestione, dei processi di coscientizzazione, della pedagogia dell'amicizia, alla fine riescano a consolidare un impatto durevole sulla vita di quei giovani che sono riusciti a scegliere di uscire dalla condizione di "vittima".
 

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