Basta alle violenze contro i bambini!

Comunicato stampa della COALICO

16/06/2014

Comunicato pubblico

(PROPOSTA 1) Rifiutiamo l’assassinio, l’utilizzazione e la stigmatizzazione dei bambini e delle bambine in Tumaco

(PROPOSTA 2) La Polizia di Tumaco viola il principio di distinzione e espone i bambini e le bambine a rappresaglie dei gruppi armati illegali

 

Bogotà, 26 maggio 2014

 

La Coalizione contro il reclutamento armato di bambini, bambine e giovani nel conflitto armato in Colombia (COALICO) condanna gli eventi occorsi il 14 maggio del 2014 nel quartiere Chilvì, Tumaco, dove in un attentato morirono due bambini di 13 e 14 anni, e vennero feriti otto poliziotti. Rifiuta, inoltre, la stigmatizzazione e la vittimizzazione che i bambini assassinati e le loro famiglie hanno ricevuto a causa delle dichiarazioni del colonnello Hugo Màrquez Cepeda, comandante della Polizia di Nariño, del Sindaco di Tumaco, Victor Gallo, e del Presidente Juan Manuel Santos, i quali dichiarano che i bambini uccisi erano membri delle FARC-EP e, quindi, i presunti autori dell’attentato.

Questa segnalazione è stata ritenuta ingannevole dalle famiglie delle due vittime, dai vicini, dalla comunità e dalla Diocesi di Tumaco, che ad oggi esigono dalle autorità colombiane e dai mezzi di comunicazione di smentire la notizia per pulire l’immagine e il nome dei loro figli, dichiarando che i bambini, le uniche vittime dell’attentato, non facevano parte di nessun gruppo armato e che, al contrario, si caratterizzavano per la loro dedizione alle attività sportive, musicali e teatrali.

La Diocesi ha denunciato che uno dei bambini colpiti dalla granata, riuscì ad arrivare in vita all’ospedale San Andrés di Tumaco, ma, nel tempo del ricovero, tra le 4 del pomeriggio e le 9 di sera, non ricevette cure adeguate e tempestive, il che provocò la sua morte alle 10 della stessa sera. A questo, si sommano le molestie e i maltrattamenti subiti da parte della polizia, che lo obbligarono a rispondere all’interrogatorio e lo minacciarono di rinchiuderlo in un centro di detenzione per minori, senza riconoscere il suo delicato stato di salute, e ignorando la legislazione nazionale che regolamenta le modalità con cui si deve interrogare un bambino o una bambina, per esempio con la presenza di un avvocato e di altre figure come l’assistente sociale o lo psicologo.

La COALICO rifiuta gli atti di violenza e di violazione dei diritti e dell’integrità dei bambini, delle bambine e degli adolescenti, ed esige un’investigazione esaustiva, giustizia, verità, riparazione integrale e garanzie, affinché non si ripetano più i fatti occorsi in Tumaco. Allo stesso tempo, si allerta rispetto alle relazioni che membri della Polizia del Tumaco hanno stabilito con bambini e bambine, violando il principio base del Diritto Internazionale Umanitario di distinzione tra la popolazione civile e i combattenti, esponendo i minori al pericolo di subire rappresaglie da parte di membri dei gruppi armati illegali, che li utilizza come copertura per gli attentati, come successo a Chilvì, dove, secondo le dichiarazioni della comunità, i bambini usualmente giocavano a calcio con i poliziotti feriti, e il giorno dell’attentato stavano prendendo una soda assieme.

Notiamo con preoccupazione che lo Stato colombiano, a capo del Ministero della Difesa, persiste nella pratica di Azioni Civiche-Militari (ACM) proibite dalla regolamentazione interna colombiana (Ley de Infancia y Adolescencia, 1098 de 2006, articulo 41) e dequalificata in molteplici scenari internazionali, come il Comitato dei Diritti del Bambino (CDN) – d’accordo con il monitoraggio annuale che realizza l’osservatorio dei bambini/e e del conflitto armato della COALICO, durante il 2013 si identificarono 35 azioni Civiche-Militari che coinvolsero bambini, bambine e adolescenti, principalmente in Antioquia e Putumayo – e tollera forme di utilizzazione e coinvolgimento di bambini e bambine nel conflitto armato, come questo tipo di rapporto tra i membri della Polizia e i bambini di Tumaco che, ancora prima di mettere in pericolo la vita dei bambini, bambine e adolescenti, rafforza la militarizzazione della vita quotidiana, esercita un controllo nascosto sulla popolazione e sul territorio, induce i bambini e le bambine a costruire delle relazioni sociali basate sulla polarità amico-nemico, e li utilizza per indagare su persone o attività dei gruppi armati irregolari nella zona.

Infine, ribadiamo l’importanza e l’urgenza affinché la situazione dei bambini, delle bambine e degli adolescenti colpiti dal conflitto armato interno, venga discussa nei tavoli per la conclusione del conflitto tra Governo e le FARC-EP, per il riconoscimento delle azioni relative al reclutamento, uso e violenza sessuale, compresi la violazione dei loro diritti, e perché parte degli accordi comprendano la conclusione immediata delle azioni che si commettono contro l’infanzia e che vengano previsti dei meccanismi di verifica dei progressi e di ciò che sarà compiuto.

Organizzazioni facenti parte della COALICO:

  • Asociación Centro de Desarrollo y Consultoría Psicosocial - TALLER DE VIDA
  • Asociación Cristiana Menonita para Justicia, Paz y Acción Noviolenta - JUSTA PAZ
  • Asociación Defensa de Niñas y Niños Internacional - DNI COLOMBIA
  • Benposta Colombia
  • Corporación Casa Amazonía- COCA
  • Corporación Vínculos
  • Fundación Creciendo Unidos

 

 

Comunicado Público

(PROPUESTA 1) Rechazamos asesinato, utilización y estigmatización de niños y niñas en Tumaco

(PROPUESTA 2) Policía de Tumaco vulnera principio de distinción y expone a niños y niñas a represalias de grupos armados ilegales

 

Bogotá, mayo 26 de 2014

La Coalición contra la vinculación de niños, niñas y jóvenes al conflicto armado en Colombia (COALICO) lamenta los hechos ocurridos el pasado 14 de mayo de 2014 en la vereda Chilví, Tumaco, en los que tras un atentado con granada murieron dos niños de 13 y 14 años y resultaron heridos ocho policías. Igualmente, rechazamos la estigmatización y revitimización que los niños asesinados y sus familias han recibido debido a las declaraciones realizadas por el coronel Hugo Márquez Cepeda, comandante de la Policía de Nariño, el  alcalde de de Tumaco,  Víctor Gallo, y el presidente Juan Manuel Santos, donde se señala a los niños como miembros de las FARC-EP y presuntos autores del atentado.

Dichos señalamientos han sido fuertemente desvirtuados por sus familias, vecinos, comunidad y respaldados por la Diócesis de Tumaco, quienes hoy exigen a las autoridades colombianas y a los medios de comunicación limpiar la memoria, honra y el buen nombre de sus hijos, aclarando que los niños, que fueron las únicas víctimas mortales del atentado, no formaban parte de ningún grupo armado y por el contario se caracterizaban por dedicarse a actividades deportivas, musicales y teatrales.

Igualmente, la Diócesis ha denunciado que uno de los niños afectados alcanzó a llegar con vida al hospital San Andrés de Tumaco, sin embargo entre las 4 p.m. y las 9 p.m. no recibió atención oportuna, lo que desencadenó su muerte a las 10 p.m.. A esto se suma el acoso y trato inhumano por parte de las autoridades policiales quienes lo obligaron a responder interrogatorios y lo amenazaron con recluirlo en un centro de menores, desconociendo su delicado estado de salud, además de la legislación nacional que reglamenta la manera como se deben interrogar a los niños y niñas, por ejemplo con acompañamiento de un defensor de familia y profesionales especializados como psicólogos y trabajadores sociales.

La COALICO rechaza los actos de violencia y vulneración de los derechos e integridad de niños, niñas y adolescentes y exigimos investigación exhaustiva, justicia, verdad, reparación integral y garantías de no repetición frente a lo ocurrido en Tumaco. Asimismo, alertamos sobre las relaciones que miembros de la Policía en Tumaco establecen con niños y niñas, vulnerando el principio básico del Derecho Internacional Humanitario (DIH) de distinción entre población civil y combatiente, exponiendo a la infancia al peligro de sufrir represalias de miembros de los grupos armados ilegales al deformarse el concepto de objetivo militar, como sucedió en Chilví, pues de acuerdo a las declaraciones de la comunidad los niños usualmente jugaban fútbol con los policías heridos, solían hacerles ‘mandados’ y al momento del atentado estaban juntos tomando gaseosa.

Notamos con preocupación que el Estado colombiano en cabeza del Ministerio de Defensa persista en la práctica de Acciones Cívico-Militares (ACM) prohibidas en la reglamentación interna colombiana (Ley de Infancia y Adolescencia, 1098 de 2006, artículo 41) y descalificadas en múltiples escenarios internacionales, como el Comité́ de los Derechos del Niño (CDN), - de acuerdo con el monitoreo anual que realiza el observatorio de niñez y conflicto armado de la COALICO, durante 2013 se identificó la ocurrencia de 35 Acciones Cívico-Militares que involucraron niños, niñas y adolescentes. Principalmente en Antioquia y Putumayo - y tolere formas de utilización y vinculación de niños y niñas al conflicto armado como este tipo de relacionamiento entre miembros de la Policía y niños en Tumaco, ya que además de poner en riesgo la vida de los niños, niñas y adolescentes, se refuerza la militarización de la vida cotidiana, se ejerce control poblacional y territorial encubierto, se induce a los niños y niñas a construir relaciones sociales basadas en la polaridad amigo-enemigo, pero además se les utiliza para indagar acerca de personas o actividades de grupos armados irregulares en la zona.

Finalmente, reiteramos la importancia y la urgencia para que la situación de los niños, niñas y adolescentes afectados por la confrontación armada sea abordada en las conversaciones para la terminación del conflicto entre el Gobierno y las FARC-EP, para el reconocimiento del reclutamiento, uso y violencia sexual, entre otras violaciones de sus derechos, y para que parte de los acuerdos sea el cese inmediato de las acciones que se cometen contra esta y se prevean mecanismos de verificación del progreso y cumplimento.

Organizaciones miembro de la Coalición contra la vinculación de niños, niñas y jóvenes al conflicto armado en Colombia (COALICO):

  • Asociación Centro de Desarrollo y Consultoría Psicosocial - TALLER DE VIDA
  • Asociación Cristiana Menonita para Justicia, Paz y Acción Noviolenta - JUSTA PAZ
  • Asociación Defensa de Niñas y Niños Internacional - DNI COLOMBIA
  • Benposta Colombia
  • Corporación Casa Amazonía- COCA
  • Corporación Vínculos
  • Fundación Creciendo Unidos

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